Riceviamo e pubblichiamo
Servizio accalappiaggio significa 100 euro a cane accalappiato più la diaria giornaliera per il cane dentro il canile, il più delle volte i cani non usciranno mai da quelle prigioni per non perdere i soldi. Cosa che l’Associazione “Mi Fido di Fido” non metteva in atto dal momento che si pensava solo al benessere animale, con “Mi Fido di Fido” il canile era sempre aperto, sei sette volontari giornalieri che si occupavano dei cani sempre fuori dai box.
Il giorno 31 dicembre alle nove di mattina si è dovuto consegnare le chiavi in comune, tutto il 31 non è andato nessuno, il primo uguale e poi non più di due ore al giorno (dalle sette di mattina fino alle nove) dove chiaramente i cani non potevano uscire a sgambettare, i volontari non presenti e nemmeno per le adozioni, difatti sono andate due persone venute da Campagnano e un altro da Fabrica di Roma per tre adozione e hanno trovato sempre chiuso. Tutto questo è stato reso noto alla sindaca del paese Giulia de Santis ma non è stato preso alcun provvedimento nonostante solleciti giornalieri.
Non sono stati fatte le dovute verifiche nel bando per i concorrenti. L’Associazione Mi Fido di Fido è stata esclusa dal bando per mancanza della firma digitale, il bando è stato aperto il 14 e chiuso il 21, hanno chiesto una proroga di quattro ore che gli è stata negata. Si fa presente che ne la sindaca ne nessuno della Giunta è mai andato a visitare il canile nei tre mesi dato in gestione all’Associazione come affido d’urgenza, mai nemmeno una telefonata, mai andati a vedere le chiare migliorie di un canile dove non sono mai entrati i volontari, mai cani usciti a sgambettare e che Mi Fido di Fido aveva stravolto l’orrore in un paradiso.
Ora molte associazioni stanno reclamando per questa assurda decisione, anche a livello nazionale dal momento che la cosa è diventata virale si sta parlando di venti cani, venti cani dentro un canile dovrebbero stare come quelli che tutti noi abbiamo in casa e non subire queste assurde problematiche, il paese ne sta parlando indignato vista la risonanza mediatica che scorre sulle pagine paesane e chiede ad alta voce il ritorno dell’Associazione Mi Fido di Fido. Cosa fattibile vista la chiara latitanza e la mancanza del rispetto delle regole che caratterizzano la gestione del canile.
Domenico Costantini